Insieme di operazioni attraverso le quali vengono accettati effetti all’incasso con l’accreditamento immediato in contocorrente del relativo importo al netto delle competenze spettanti alla banca. La banca svolge una specifica istruttoria e determina per ciascun richiedente il limite d’importo massimo utilizzabile, il cosiddetto castelletto s.b.f., oltre che le caratteristiche della carta commerciale accoglibile. Tale operazione rappresenta un’alternativa allo sconto, al quale si ricorre, ormai, con sempre minore frequenza. L’importo totale degli effetti presentati deve rientrare nella capienza residua del fido accordato, cioè non deve superare la differenza tra l’ammontare del fido concesso e quello degli effetti già presentati e non ancora scaduti. Trattandosi di un credito a carattere rotativo, la disponibilità in conto si ripristina a mano a mano che gli effetti vanno a “buon fine”. Varie sono le modalità con cui l’operazione s.b.f. può essere eseguita: si distingue innanzitutto fra utilizzo con disponibilità immediata e utilizzo a valuta maturata. 1. Utilizzo a valuta maturata. La prima forma rappresenta una vera e propria concessione di credito, con cui il cliente smobizza i propri crediti commerciali; la seconda al contrario non rappresenta una concessione di credito, poiché l’importo degli effetti viene messo a disposizione del cliente solo alla scadenza adeguata. L’accredito s.b.f. con disponibilità a valuta maturata comporta la registrazione degli effetti in un conto transitorio infruttifero con funzione di pura evidenza e da questa sono girati al conto corrente di corrispondenza del cliente solo quando è giunta a maturazione la valuta adeguata calcolata tra le scadenze convenzionali di ogni gruppo di effetti presentati. Le competenze dovute alla banca (commissioni, diritti, spese) vengono registrate nel conto corrente di corrispondenza nello stesso giorno dell’assunzione all’incasso degli effetti, con uguale valuta. 2. Utilizzo con disponibilità immediata. Il portafoglio salvo buon fine con disponibilità immediata invece può essere attivato con tre distinte procedure che comportano differenti costi per la clientela: accredito diretto in conto corrente con valuta adeguata; accredito degli effetti in un conto anticipo; rilevazione con valuta adeguata degli effetti presentati in un conto transitorio di evidenza collegato con il onto corrente. 2.a) Con la prima procedura (accredito diretto in conto corrente con valuta adeguata) la banca accredita al cliente il valore nominale degli effetti, attribuendo però una valuta posteriore alla scadenza dei titoli, detta scadenza convenzionale, che si ottiene aggiungendo alle scadenze indicate sui titoli alcuni giorni, variabili a seconda che gli effetti scadano su piazza o fuori piazza (circa 10 o 20 rispettivamente) e a seconda che siano a vista o a scadenza (per gli effetti a vista si aggiungono alla data di presentazione 15 o 25 giorni se riscuotibili su piazza o fuori piazza). La banca addebita al cliente le commissioni d’incasso, il diritto di brevità (per le sole cambiali, qualora siano presentate pochi giorni prima della scadenza; non per le ricevute bancarie, che non sono soggette a protesto e che non hanno quindi rigidi termini di scadenza), e l’eventuale diritto di avviso d’incasso, con valuta in giornata. Si notino le differenze che l’accreditamento salvo buon fine presenta rispetto allo sconto: nel salvo buon fine viene accreditato il valore totale degli effetti con valuta futura, mentre nello sconto il netto ricavo viene accreditato con valuta immediata; nel salvo buon fine, inoltre, gli interessi passivi vengono pagati soltanto se l’utilizzo determina uno “scoperto per valuta” e solo sugli importi effettivamente utilizzati, mentre nello sconto essi vengono addebitati all’atto dell’operazione, anche se l’importo anticipato non viene poi utilizzato completamente. 2.b) In base alla seconda procedura di utilizzo (accredito degli effetti in un conto anticipo) il valore nominale degli effetti viene accreditato in un conto corrente transitorio e fruttifero, detto conto anticipato su effetti salvo buon fine, con scadenza adeguata, ovvero quella scadenza che avrebbe un solo effetto teorico avente importo uguale alla somma degli importi dei diversi effetti presentati e raggruppati dalla banca, e viene girato, il giorno stesso, in avere del conto corrente (con valuta in giornata); nello stesso conto corrente vengono addebitati i diritti di incasso e le commissioni con valuta il giorno di presentazione degli effetti. Il conto anticipo su effetti salvo buon fine può essere tenuto secondo diversi procedimenti computistici, ma nella maggior parte dei casi per uniformare le procedure a quelle in uso per il conto corrente, le banche usano il metodo scalare procedimento amburghese. Gli interessi, maturati sul conto anticipo e addebitati al cliente in conto corrente, vengono liquidati ogni trimestre ad un tasso che è sempre inferiore al tasso debitore del conto corrente, dal momento che la banca usufruisce di ulteriori vantaggi, quali il possesso di effetti che le consentono di incassare con rapidità le somme prestate e rendono l’operazione autoliquidabile, oltre che un rendimento effettivo notevolmente superiore al tasso dichiarato per l’incidenza dei giorni aggiunti alle scadenze facciali per stabilire le scadenze convenzionali. È importante notare a questo proposito che il cliente paga gli interessi sull’importo globale dei titoli presentati e per l’intero periodo di anticipo, indipendentemente dagli utilizzi effettivi dei fondi. 2.c) La terza procedura adottabile per l’utilizzo del portafoglio s.b.f. con disponibilità immediata (rilevazione con valuta adeguata degli effetti presentati in un conto transitorio di evidenza collegato con il conto corrente) consiste nel permettere al cliente affidato di utilizzare in conto corrente di corrispondenza a tasso di favore un importo pari a quello degli effetti presentati all’incasso salvo buon fine e rilevati in un conto evidenza (senza che questi vengano materialmente accreditati in conto corrente prima della loro valuta adeguata). Sui saldi a debito in conto corrente di corrispondenza garantiti in senso lato dal portafoglio in essere risultante nel conto evidenza, la banca applica un tasso inferiore a quello previsto per i conti anticipo sopra esaminati, allorché si tratta di clientela primaria, a cui si vuole riservare un trattamento particolarmente conveniente. L’accredito degli effetti presentati all’incasso salvo buon fine avviene direttamente in conto corrente di corrispondenza nel giorno della loro valuta adeguata. Sempre in conto corrente si addebitano le commissioni d’incasso, con valuta il giorno di presentazione e l’importo degli eventuali insoluti maggiorato da diritti e spese. Tale procedura, nuova nel nostro sistema bancario, viene applicata con talune varianti.